domenica 7 febbraio 2016

Fenice Fangirl. #03

 TAG: Le Dieci Regole d'Oro della Fangirl.
Guida alla Fangirl: dieci piccole regole per vivere bene il tuo essere fangirl.

Grazie alla cara Leticia e al suo blog, vi presento la mia replica al suo tag (che trovate nel collegamento ipertestuale messo su) e trovo sia un'idea molto carina. Come sempre, se vi fa piacere, potete dire la vostra in qualsiasi momento; mi raccomando, se lo fate, citate Leticia, è lei che ha avuto questa pensata e sarebbe bello oltre che giusto darle credito.

Ovviamente so bene che ci sono anche i fanboy: pare che siano rari, semplicemente perché secondo me ammettono molto più difficilmente non tanto l'essere fan di qualcosa, ma di ragionare e fantasticare su qualcosa che piace tanto. Non sono creature leggendarie, basta solo cercare e si trovano anche loro (se ammetteste di esserlo però ci fareste un piacere) e io se uso il termine "fangirl" è perché è di uso maggiore, non discrimino nessuno.

Devo ammettere aver pensato parecchio a quelle che possono essere per me dieci regole per godermi al meglio il mio essere fangirl perché, a primo impatto, mi viene da dire che non ci sono regole. Essendo una persona che non ama le imposizioni, non mi andrebbe mai di definire delle regole, almeno in questa occasione di svago e divertimento. Continuando a pensarci, dieci "regolette" sono apparse nella mia testa; sono delle regolette derivate dalla mia esperienza di fangirl perché col mio essere molto trasparente (persino nei fangirleggiamenti) alle volte sono incappata in situazioni che forse avrei potuto evitare. In questo caso il "forse" è d'obbligo perché ci sono cose che vanno al di là della nostra comprensione, tipo la stupidità e la cattiveria altrui.

Ecco a voi le mie dieci regole, che sono ovviamente più consigli che regole vere e proprie. Spero non siano soggette a giudizi, prendetele con leggerezza. Sicuramente, per averci riflettuto, potrebbero essermi d'aiuto, visto che non si finisce mai di crescere. Cercherò di inserire anche la mia esperienza per vedere come sono arrivata a questo ragionamento.

1.  Scegli come vivere la tua vita da fangirl.
Detto così sembra che si abbia una doppia vita e in effetti è così se si sceglie di separare la propria indole da fangirl col resto della vita quotidiana, specie sui social network. Questa è e resta sempre una scelta personale su cui nessuno può sindacare. Se si vuole tenere separate le due cose si può avere il "vantaggio dell'ignoto" (io lo chiamo così) ovvero il fatto che le persone con cui si ha a che fare tutti i giorni (genitori, colleghi, parenti, persone varie con cui spesso si parla per cause di forza maggiore, ecc.) non sappiano nulla delle tue passioni. Si tratta di un modo per proteggersi dagli attacchi gratuiti e dalle prese in giro, specie se supponiamo (a ragione) che le nostre passioni verrebbero attaccate e non capite.

Dall'altro lato si può scegliere di non separare le due cose e di ammettere tranquillamente cosa ami di più e non nascondere il tuo essere fangirl; in questo caso se si incontrano persone che ci denigrano si possono avere più modi per comportarsi di conseguenza ovvero reagire per non farsi abbattere dalla cattiveria ricevuta oppure iniziare a ricorrere alla privacy sui social per schermarsi. Va da sé che si può scegliere in qualsiasi momento di crearsi un piccolo angolino privato oppure ammettere a gran voce quali sono le proprie passioni. Sta sempre al singolo.

Io non ho mai nascosto chi sono, cosa mi piace e persino come mi chiamo. Ho sempre detto che mi piace scrivere, che amo leggere, che sono una fangirl. Mi è capitato di esser presa in giro dai colleghi (studenti universitari, non ragazzini delle medie) perché mi diverto a recensire e quindi sono giunta a un compromesso. Ho creato uno spazio solo per essere fangirl e del tutto me stessa, non escludendo però le persone a me più care della vita di tutti i giorni perché una delle mie migliori amiche l'ho conosciuta all'università, ma non mi ha mai preso in giro per quello che amo. Gli stronzi li ho bloccati, e non possono nemmeno trovare il mio nuovo account.

Ho iniziato solo a essere più selettiva con le persone, ma non negherò mai cosa mi piace. Sicuramente questo modo di fare può esser visto come freddo, scostante, antipatico (tendo molto a esser diffidente sulle persone aggiunte sui social specie se si comportano in date maniere che non tollero, e ve ne parlerò prossimamente), però mi evita un sacco di rogne che prima trovavo a ogni passo. 

Si può dire che ho raggiunto un buon equilibrio (o compromesso) tra i due modi di fare e non mi sta affatto stretto.

2. Crea delle priorità.
D'accordo, nella vita ognuno di noi sceglie come investire il suo tempo, come meglio crede, però io sono del parere che non sia sbagliato avere delle priorità. Prima il dovere (come lo studio) e poi il piacere. I fangirleggiamenti sono un modo di svago e di divertimento, sono sacrosanti e legittimi, però non devono prendere il sopravvento sulla scuola, sulla famiglia, gli amici, impegni vari.

Mi rendo conto che spesso almeno una volta nella vita ognuno di noi ha pensato che sarebbe bello avere amici fan di qualcosa anche nel quotidiano e che quindi si può essere fangirl anche nella vita di tutti i giorni: la solitudine sa essere molto brutta alle volte, lo so bene. Mi rendo anche conto che si può fare un tentativo con le persone che si conoscono davvero e chiedere loro se piace questo o quello, magari potete iniziare a conversare e scoprire di avere una fangirl anche nello stesso banco! Se così non dovesse essere... almeno ci avete provato, quindi si può capire il vostro attaccamento ai social per interagire invece con fangirl lontane. Potete sempre farlo, ma il limite tra la realtà virtuale e quella concreta deve esserci sempre. Ne va della propria salute perché i social sono causa di molto stress specie tra gli adolescenti e possono provocare ansia e depressione in chi investe molto tempo su di essi.

3. Attenzione alle persone la cui realtà è distorta.
Questa regola è collegata alla precedente. Col tempo si può avere una realtà distorta delle cose, come se non si sapesse più dove inizia la vita reale e dove finisce quella da fangirl. Si possono anche avere persone che approfittano della realtà virtuale per fare del male. Bisogna stare attenti alle persone che cercano di usare i social e nomi di personaggi di fantasia per adescare ragazzi e ragazzi (ce ne sono davvero tanti di maniaci), bisogna stare attenti ai bulli virtuali ovvero i classici leoni da tastiera che hanno il coraggio di dire cose (specie ignoranti e prive di fondamento) solo perché sono protetti da uno schermo e quindi non sai chi siano davvero oppure abitano troppo lontano da te. Bisogna stare anche attenti ai social justice warrior, che sono persone che non solo non riescono ad argomentare le loro idee civilmente, dicono cose che non stanno né in cielo né in terra, perché seguono passivamente l'idea che hanno letto da qualche parte e non si sono mai premurati di vedere se ciò risponde al vero oppure no. Tendono a vedere frammenti di discriminazione e odio in libri/serie/videogiochi/tutto lo scibile umano laddove non ce ne sono davvero e laddove con un poco di criterio e di senso critico si capirebbe benissimo.

Mi raccomando, state sempre molto attenti a chi vi aggiunge sui social. Se vi risultano molesti non fatevi scrupoli: bloccate questa gente in tronco. Avete il diritto di svagagarvi, non di essere tormentati.

4. La parola chiave è "rispetto".
Esprimere le proprie opinioni per cercare uno scambio costruttivo può avvenire solo se si è educati e rispettosi del prossimo. Se cerchiamo il dialogo dobbiamo essere disposti ad ascoltare anche l'altra persona; nessuno è obbligato a sentirci, si diventa interlocutori senza insultarsi. Nel momento in cui accade che non sei rispettato né tu né la tua opinione allora cambia aria e saluta questa gentaglia. Se hai già tentato un confronto civile e ti rendi conto che l'unica cosa che vorresti fare (data la maleducazione e l'ignoranza) è dare una randellata in testa a queste persone. L'unica cosa da non fare è abbassarsi a offendere come fanno loro.

Vivere il fandom significa stare sereni e divertirsi, quindi le persone pessime non dobbiamo trovarle. Puoi rimuovere dai contatti, bloccarli, come ti pare. Io non trovo che il blocco sia una cosa infantile, abbiamo già da sopportare nel quotidiano persone con cui spesso non puoi fare a meno di stare (familiari, colleghi...), almeno nello spazio virtuale possiamo stare più comodi.

5. Attenzione al fandom disagiato: potresti diventarlo anche tu.
Nella parte disagiata di ogni fandom si trovano persone del punto 3 e del punto 4, piano piano diventa più facile evitare le persone che rispondono a questa descrizione. Bisogna stare attenti anche a non diventare noi parte del fandom disagiato. Se si ha in mente la parola chiave, ovvero "rispetto", bisogna poi anche metterla in pratica. 

6. Bisogna sempre distinguere tra soggettività e oggettività.
Non lo dirò mai abbastanza: si può essere oggettivi anche nella propria soggettività. Innanzitutto vi rimando a questo post e quest'altro post dove faccio capire meglio cosa intendo.
Il gusto è il soggettivo, la critica ragionata è l'oggettivo. Vi porto un esempio: io amo i film con Bud Spencer e Terence Hill. Mi fanno morire dal ridere e quando sono giù di morale ne metto uno e, anche se li ho visti tante volte, mi strappano sempre delle risate. Mi piacciono e mi divertono tanto. So bene però che non sono capolavori, e lo dico io per prima, adducendo anche quelle che sono le motivazioni. La me soggettiva li ama, la me oggettiva li giudica, ma non per questo sono in conflitto con me stessa.

Ritengo che essere critici, ovvero imparando a essere oggettivi, conservando comunque la propria soggettività, è un modo per crescere. Non bisogna mai nascondersi dietro il "ma ognuno ha i suoi gusti" per difendere l'orrido. Potrà piacere o non piacere una cosa, è giusto così, ma urlare al capolavoro per qualcosa che non lo è... non è molto intelligente.

Per me l'onestà intellettuale deve esserci sempre, non posso transigere. Del resto, sono le mie regolette.

Dire, per esempio, che le cinquanta fognature sono meraviglia e quella è la storia di un vero "ammmore" per me è sintomo e segno che non si è letto con criterio oggettivo.

7. Non giudicare le persone che amano il NSFW.
Per estensione potrei dire direttamente "non giudicare" e basta, però faccio leva sul NSFW per una ragione in particolare.

Come ho detto tempo fa (e non mi stancherò mai di ripeterlo), l'eros nell'arte è un tema come tanti altri. Possiamo avere opere erotiche pregevoli o scadenti, come in ogni cosa, e su questo non si discute.

Quello su cui voglio mettere l'accento è la concezione che riassumo in queste parole: persone a cui piace l'eros nell'arte uguale persone deviate e malate.

L'apprezzare l'erotico non è un qualcosa da condannare e soprattutto non è indice di devianze sessuali o parafilie sempre presenti.

Nella fattispecie non si deve condannare una fangirl (in questo caso specificatamente di sesso femminile) se ama l'erotico reputandola "troia", "cagna" e tanti altri begli epiteti del genere. Non nascondiamocelo, quante volte si è sentita una cosa del genere?

Lo dico senza giri di parole: se siete persone che utilizzano queste parole come pane quotidiano per denigrare una donna girate al largo dalle mie piattaforme. 

Una donna è libera di vivere il sesso come meglio l'aggrada senza che le persone giudichino. Quello che una persona fa nel proprio letto è soltanto affar suo, qualunque sia il proprio orientamento sessuale o la sua identità di genere.

Per ciò che concerne me non nascondo di apprezzare l'erotico fatto bene (sono molto critica, al mio solito) così come il sesso nel rispetto del mio corpo, della mia persona, consensuale, in modo del tutto sano e sicuro anche dal punto di vista della contraccezione e della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. La mia affermazione non è condizione necessaria e sufficiente per anche solo pensare chi io sia e come sono: va da sé che i giudizi su di me sono dovuti solo alla mia coscienza.

Non esiste che qualcuno faccia da giudice, giuria e boia agli altri. La parola chiave è sempre "rispetto", è il motore di tutto. Senza il rispetto non si va da nessuna parte. La tua libertà di parola, e con essa tutte le libertà di espressione, è tale fin quando non ledi gli altri.

8. Informati.
Sei nuovo di un fandom o non conosci determinate cose? Ecco, non sapere non significa che tu debba vivere nell'ignoranza se qualcosa ti piace, anzi, dovrebbe essere uno stimolo per conoscere. Inizia dapprima a informarti per conto tuo (Google in questo caso è tuo amico) e poi se non capisci chiedi a chi secondo te ne sa di più. Dico così perché non sempre si trovano persone disponibili a spiegare le cose e anche perché la pigrizia è brutta. Scoprire e capire le cose da sé è molto più bello, oltre che soddisfacente.

9. Metti da parte la timidezza.
Un fandom può essere l'occasione giusta per fare nuove amicizie. Se pensi che possa essere interessante parlare con una determinata persona... prendi un poco di coraggio e inizia a interagire. Ovviamente questo non significa "stalkerare" la persona o pretendere di essere grandi amici da subito, ognuno ha tempi e modi per parlare e fare confidenza: è una cosa da rispettare. Considerando che, come ho detto prima, si possono nascondere soggettoni... non si deve correre troppo. Se poi vedi che dall'altra parte non c'è interesse non fa niente, ci hai provato. Anni fa mi permisi di scrivere un messaggio su faccia-libro a una ragazza che mi ha fatto davvero emozionare con le sue storie. Col tempo abbiamo iniziato a parlare e ho preso a volerle molto bene. Il mio migliore amico l'ho conosciuto grazie a un fandom, pensate un poco.

10. Divertiti.
Il fandom è una distrazione, un piacevole svago; l'ho già detto, ma non mi stancherò di ripeterlo. Goditi il sano divertimento, fangirleggia su avvenimenti, su personaggi, sulle ship, anche se sono sfigate o il fandom è poco frequentato. Divertiti a chiacchierare con gente rispettosa, scherzate, inventate storie, date vita a headcanon, tutto quello che vi pare, senza farsi influenzare dalle altre persone. Vivere al meglio un fandom vuol dire essere anche liberi di poter esprimere se stessi e la propria creatività.

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