giovedì 27 agosto 2015

Fenice Scatenata. #01

Alla gogna, alla gogna!
Opinioni impopolari che ti mandano direttamente sulla forca.

Ho finalmente inaugurato la rubrica delle unpopular opinion.
Ne ho parecchie, su tante cose e in tanti ambiti.
Posso affermare che, per quanto impopolari possano risultare, sono comunque opinioni su cui ho riflettuto e sono frutto di un pensiero personale.
E sono parecchio forti in certi casi. Per quanto io accetti anche le idiosincrasie, non ne ho. Forse è un bene, forse no, ma non credo abbia importanza.

Credo che la rubrica dovrebbe avere una cadenza regolare; sicuramente mi sarebbe congeniale a fine mese, ma non so se renderla mensile o bimestrale. Fatemi sapere cosa ne pensate.

Per cominciare col botto ho pensato di utilizzare l'Unpopular opinion book-tag, sia perché ho iniziato la mia “carriera” di irriducibile criticona coi libri sia perché l'ho trovato carino per la prima puntata.

Bene, iniziamo! Se qualcuno volesse farlo a sua volta ben venga.

1) Un libro famoso o una serie che a te non è piaciuto/a.

Uno solo? Ottimisti, direi.
Vorrei parlarne singolarmente in altri post, quindi mi limiterò a citarli come elenco e basta: Harry Potter, Orgoglio e Pregiudizio, Shadowhunters, The perks of being a Wallflower, Colpa delle stelle, la saga de Il cavaliere d'inverno, la saga delle cinquanta fognature sfumature, After... c'è bisogno che prosegua?

2) Un libro famoso o serie che pare che tutti odino ma che tu ami.

Di solito accade che ciò che io amo non se lo caca nessuno (o quasi) quindi sono in pochi a conoscerlo e suppongo che non rientri nella categoria del “famoso” nel senso di “popolare”, che piace a molti o che molti odiano.
Non so come rispondere a questa domanda, ma se interpreto il “famoso” con “conosciuto”, anche solo di nome, dico Guerra e pace, da molti odiato per la mole e scansato anche solo per questo.
Invece è uno dei miei libri preferiti.

3) Un triangolo amoroso dove il protagonista finisce con una persona con il personaggio sbagliato (avvisare per gli spoiler) o una OTP che non ti piace.

Preferisco parlare di una OTP che non mi piace, e dunque mia NOTP; sui triangoli ritornerò in un'altra domanda, non avrebbe senso dire due volte le stesse cose.
Una mia NOTP sono Geralt e Yennefer della saga di The Witcher, di Sapkowski.
Preferirei di gran lunga vedere lo strigo con Triss, ma non con Yennefer, mai e poi mai. Sarà che io mi rivedo nella donna il cui amore non è corrisposto perché c'è sempre una tizia che ruba la scena (Yennefer, appunto) e la storia della mia vita sentimentale è più o meno quella di Triss, mi sento solidale a lei.

4) Un genere letterario popolare a cui tu difficilmente ti accosti.

L'ho già detto altre volte, ma lo ripeto senza problemi: io non leggo romanzi rosa, urban fantasy, young adult e new adult.
Non fanno proprio per me; ci ho provato, mi ci sono avvicinata facendo un tentativo per ogni genere (alle volte anche più di uno), ma li evito come gli esantemi infantili che non ho contratto. Se dovessi leggerli sarebbe perché rivisiterei tutto nella mia testa in chiave parodica per riderci su. E non me ne vergogno.

5) Un personaggio popolare o molto amato che a te non piace.

Anche qui mi vien da dire: uno solo? La scelta è difficile, se proprio voglio provare a restare nel range di uno. Mi sono già “bruciata” Yennefer nella risposta tre, quindi ne cerco un altro.

Con questa mi attirerò i peggiori anatemi, ma nel caso chiederò aiuto a un guaritore spirituale, non si sa mai: Hermione Granger.

È un personaggio femminile nel quale non mi immedesimo per nulla – se non mi immedesimo in un personaggio è difficile che mi piaccia – e che se dici un X sul perché e percome non ti piace, ecco che partono i “non capisci un cazzo”.
Quindi a me già non piaceva di mio da sempre, ma col tempo i fanatici me l'hanno proprio fatta stare sul culo.
Perché è così, se a lungo andare non puoi nemmeno dire la tua opinione in modo civile perché subito ti attaccano se non la pensi come la maggior parte delle persone, ecco che a me scatta l'odio.

Come ho già detto, la saga non mi piace, ma l'ho letta, e tutto quello che dirò deriva dalle mie reminiscenze.

È un personaggio che ha una notevole intelligenza accademica, è brava – tecnicamente – a studiare e ripassare, impara con facilità quello che fa parte del suo piano di studi.
È anche però la persona che a circa dodici anni deve vantarsi, sul treno della scuola, di aver già letto tutti i libri di testo e provato vari incantesimi che le sono tutti riusciti perfettamente.
Viene detto che questo suo modo di fare è un tentativo di tenere a bada le proprie insicurezze, ma se fosse così intelligente le verrebbe in mente di non farlo perché gli altri potrebbero veder crescere le loro insicurezze. Sono tutti del primo anno, che diamine!

Ritiene assolutamente normale far firmare a dei compagni di scuola ignari un contratto con delle clausole vincolanti nascoste.
Considerando la penalità per le clausole infrante a posteriori mostra la sua grande, grandissima intelligenza. Come no.
In primis perché non sa annullare l'incantesimo e non ha nemmeno pensato di vedere se fosse capace nel farlo e in secundis perché è un modo per non rendersi a mio dire affidabili.
Sarebbe questa l'intelligenza e la capacità di giudizio della “strega più brillante del suo anno”, che pare essere più adulta e matura dei suoi compagni già prima dell'uso della giratempo, figurarsi poi?
Se per voi lo è, okay, ma per me è no.

Ritengo che Ron avesse davvero ragione nel dire che ha bisogno seriamente di rivedere le sue priorità. Ha detto una santa verità.

Non trovo normale che una persona possa dire con tutta la serietà “potremmo finire uccisi o peggio ancora espulsi”.
Tende a pensare che quello che c'è scritto su un foglio sia più importante di quello che provano gli altri.
Ma seriamente i suoi genitori secondo lei avrebbero pianto se fosse stata espulsa e non se fosse crepata?
Di fronte al molliccio dimostra che la sua peggiore paura è davvero un fallimento scolastico e non qualcosa che riguarda i rapporti umani e l'emotività.
Una paura molto più importante può essere perdere chi ami, vedere le persone che ami che stanno male, di non essere deriso, bullizzato, non di fallire a scuola! E lo dice una che ama studiare e raggiungere ottimi risultati.

Ricordo che deride Ron dicendo che ha la gamma emotiva di un cucchiaino quando lui ha perfettamente ragione riguardo al discorso su Cho che esplode per via dello stress emotivo. Provare tante emozioni contemporaneamente comporta stress, tentennamenti e non è facile essere sereni, siamo umani, non esseri inanimati.

Vogliamo parlare della storia del C.R.E.P.A.?
Un'idea nobile, in teoria, perché nella pratica, insomma...
Nella pratica sembra il padre di Matilda che dice “io sono intelligente, tu sei scemo; io ho ragione, tu hai torto”.
Si è messa in testa che gli elfi sono oppressi e maltrattati e che vanno liberati da qualcun altro ovviamente, perché da soli non ci arrivano.
Il comitato di liberazione poi assume una sigla a dir poco orrida. Quella sulle spille in originale è “vomitare”/”vomita”. È così intelligente che non si è nemmeno resa conto che sarebbe stato imbarazzante in due modi diversi.
La sua intelligenza è così superiore che non le importa se tutti le dicono che gli elfi non vogliono essere “liberati”; hanno di sicuro tutti torto perché lei è intelligente, quindi loro se la pensano maniera diversa sono stupidi.
Non si rende conto, quando finalmente parla con gli elfi domestici, dall'alto della sua intelligenza – per puro caso, perché non si è mai presa la briga di chiedere la loro opinione – che non solo gli elfi non vogliono essere liberati, ma che si considerano profondamente offesi e insultati dal suo comportamento. E non è contenta. Arriva fino al punto di mollare capi di vestiario in giro e nasconderli sotto la spazzatura nella speranza che finiscano accidentalmente liberati mentre fanno le pulizie perché naturalmente loro in realtà vogliono essere liberati, solo che non sanno di volerlo.
Non si rende conto che se funzionasse vorrebbe dire cacciare via delle persone da casa loro. E dove andrebbero a lavorare e vivere questi poveretti?
Non si rende nemmeno conto che gli elfi si sono accorti del suo operato e che per il disgusto si sono messi in sciopero.
Non si rende ulteriormente conto che il risultato è che tutto il lavoro di togliere gli abiti sparpagliati lo sta facendo Dobby, cioè l'unico che secondo lei potrebbe dire agli elfi di essere liberi così come lo è lui.
Tutto questo dal punto di vista dell'intelligenza emotiva e dell'empatia è un grosso buco.

Io la trovo stupida e non posso farci nulla, non è un personaggio femminile in cui mi immedesimo o che mi ha lasciato qualcosa, una donna che vorrei diventare.

Ho il diritto di dirlo? Sì. Ho motivato quello che ho detto? Sì. Abbiamo letto lo stesso libro? Sì. Possono essere motivi per i quali io odio un personaggio? Credo proprio di sì. Mi si deve dire che non ho capito un cazzo? Traete le somme.

6) Un autore popolare col quale non ti intendi.

Anche qui ce ne sono parecchi. Se proprio devo dirne uno dico Baricco.
Mi sono piaciuti moltissimo Novecento e Oceano mare, poi ho proseguito la lettura di altri suoi testi e mi sono sembrati aria fritta, ma ben scritta, per carità.
Ci leggo molta essenza autocelebrativa come a dire “guardate, scrivo del nulla, ma lo so fare bene”.
Ho bisogno di forma e contenuto per sentirmi una lettrice felice e soddisfatta.

7) Un luogo comune di un libro famoso che sei stanco di leggere (esempi: la donzella da salvare, capi corrotti, triangoli amorosi, ecc.).

Ed eccoci qui: i triangoli. Le Mary-Sue stavolta le lascio da parte, ma ce ne sarebbero di cose da dire, ahinoi.
Per me sono il male per una serie di ragioni.

Innanzitutto è molto difficile per me apprezzare una storia d'amore in una narrazione che prettamente romantica non è, le storie d'amore devono essere in linea con la mia visione dell'amore e se non lo sono... kaputt!
Ciò non toglie che non ve ne siano alcune della cui lettura conservo un bellissimo ricordo al punto tale che sono le mie storie d'amore preferite in letteratura, sono solo quattro (mi piacerebbe parlarne in un post apposito).
Se ci sono i triangoli, oltre a una storia d'amore che si discosta dal mio modo di concepire l'amore, alzo gli occhi al cielo e dire che mi arrabbio è poco.

Nella vita reale odio le persone indecise, lo stesso vale nei libri. Non sopporto l'idea di una persona indecisa nei sentimenti perché ritengo che ci sarà sicuramente chi tra i due contendenti – solitamente sono uomini che ruotano attorno una Sue – quello che alla tizia piace di più senza pensarci troppo e senza far penare quei poveretti.

Lo dico fino allo sfinimento, ma vorrei tanto che in una storia la persona indecisa venisse mandata al diavolo da entrambi i poveracci che mi fanno pena – magari bellamente sfanculata – e che cercassero l'amore altrove, con persone che sicuramente sapranno apprezzare le loro persone o che lo trovino tra loro, perché no?
Troverei il tutto sia originale e sia vicino alla mia considerazione di persone e sentimenti.
Le persone non sono tappetini da mettere sotto i piedi e da illudere.
Coloro poi che si riducono a zerbini dovrebbero capire che la persona non ricambia il sentimento e in aggiunta li trattano non proprio benissimo, e quindi si dovrebbe partire alla ricerca di qualcuno che si spera sia migliore.

Finora nei libri con un triangolo non mi è capitato di leggere una cosa del genere.
E io dico: è un vero peccato, sul serio. Godrei nel leggere una scena come questa.

Comunque il triangolo più brutto che abbia mai visto si trova in un film. Ne parlerò più in là, potete giurarci.

8) Una serie famosa che non hai intenzione di leggere.

Solitamente dico mai dire mai, ma al momento direi... La saga di Divergent. Non mi attira, sento la più completa indifferenza verso questa serie quindi nulla, non la leggerò.

9) Si è soliti dire “il libro è sempre migliore del film”, ma quale film o adattamento TV preferisci di più rispetto al libro?

Su questa non ho il minimo dubbio: i due film di Bridget Jones.
Se ben fatte le commedie romantiche mi fanno ridere e mi diverte vederle; trovo che i libri siano scritti maluccio e la resa del diario della cara “zitella e lunatica” sia di gran lunga fatta meglio su schermo, le vicende hanno una buona continuità, la fedeltà ai libri c'è ed è sempre un piacere per me vederli!
Il terzo libro non lo considero... no, proprio no! Non faccio spoiler, ma il finale mi sembra proprio buttato lì per dare un contentino sia a Bridget sia ai lettori.
Una vera dilusione di diludendo.

4 commenti:

  1. Esordisco dicendo che il sottotitolo che hai scelto è davvero stupendo xd ottima ironia.
    Adesso cercherò di riflettere, per quel che posso, su queste opinioni!
    Non sono un lettore assiduo come te quindi potrò portare un numero limitato di esempi, ma ci proverò comunque.

    Libro famoso o serie che detesto al momento cito solamente la saga delle Cinquanta Sfumature: non ho letto i libri per intero ma solo degli estratti e per questo mi si potrebbe accusare di basare il mio giudizio su informazioni parziali, ma a ciò ribatto che lo stile di scrittura e la sintassi, facilmente sondabili anche a partire da porzioni di testo non estesissime, sono sembrate davvero di bassissima qualità e banali. Sui contenuti, ripeto, ho letto estratti e partecipato a discussioni, non è il BDSM a darmi problemi ma il modo assolutamente distorto con cui l'autrice l'ha presentato (sempre a mio parere).
    Le battute scambiate fra i personaggi rivelano un'analisi psicologica che definire carente sarebbe fare un complimento, e le scene erotiche (erotiche in teoria secondo me), che dovrebbero essere il punto chiave di simili romanzi, beh, le ho trovate scadenti. Nemmeno disgustose, il disgusto bene o male sarebbe un'emozione, non mi hanno dato assolutamente nulla.

    Libro che tutti odiano... beh, so che alcuni schifano "Il signore degli anelli" solo per la mole ma io l'ho trovato molto bello, ed anche il Silmarillion, nonostante l'oggettiva complessità dei contenuti.

    Non mi attirano particolarmente i generi young adult ed amoroso, ma di opere così definite ho letto poco o niente quindi potrei ricredermi in futuro. Stesso discorso per Harry Potter, che non ho mai letto perché solo da poco ho scoperto di apprezzare il fantasy.

    Una mia unpopular opinion che forse farà rizzare i capelli anche a te, detesto Key Scarpetta dei libri di Patricia Cornwel. Sono passati diversi anni dall'ultimo libro che ho letto di questa autrice, ma ricordo che all'epoca la giudicai egocentrica ed un po' Marisue per il numero di personaggi sia positivi che negativi che nutrivano, bene o male, un interesse romantico o sessualmente morboso per lei.

    Qui finiscono, per ora, le considerazioni che la tua nuova rubrica mi ha stimolato, spero di leggere altri commenti tuoi o di qualche altro seguace del blog, alla prossima!

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    1. Lieta di sapere che non ti ha stimolato nell'andare al bagno e che ti sia divertito!

      Non è fonte di vanto per me leggere tanto, è proprio una cosa che detesto il vantarsi, già.

      Presto o tardi parlerò a mia volta delle sfumature e non voglio "rovinare la sorpresa", diciamo così. Anticipo che, da femminista sana di mente quale sono, avrò molto su cui dibattermi.

      Parlando di libri lunghi, corposi o dai contenuti complessi, ti dirò, preferisco mi si dica "non voglio leggere questo libro perché è lungo, mi dà l'impressione di essere pesante" e cose così che non "LOTR fa tanto nerd e non lo leggerò mai" (lo hanno detto sul serio): la prima motivazione è legittima, la seconda a me sa tanto di offesa.

      Come hai detto tu, avventurati anche nei generi che non conosci, magari col tempo potresti trovare bei titoli o muovere critiche come me!

      Ricordo che mi dicesti questo sulla Cornwell e su Kay; mi sa però che forse non ti dissi il mio punto di vista (o sì? Non lo ricordo) e ne approfitto: essendo un medical thriller la figura centrale è il medico legale/l'anatomopatologo e quindi come in un thriller poliziesco noi seguiamo le vicende del detective, nel medical thriller seguiamo il protagonista. Essendo che poi è una saga quella di Kay Scarpetta, col tempo ci sta che vengano inseriti più fatti personali del protagonista, la sua vita non è sempre e solo lavoro. Un esempio che mi viene è proprio la saga di Harry Bosch, col tempo impariamo a conoscere molto di lui e anche delle sue vicende sentimentali, non fa solo il detective. ^_^
      Parlando di Kay, il fatto che una donna sia brava nel suo lavoro ed esteticamente bella a me fa molto piacere perché spesso si tende a pensare che una donna capace sia una racchiona (quante volte ci sono episodi di ugly-, fat-, body-shaming su una donna che sa il fatto suo nel suo ambito lavorativo? Tantissimi) mentre una bella donna o è stupida o è solo capace di attirare uomini.
      Trovo Kay una donna in gamba e piacente, consapevole del suo fascino, perché sì, una donna può (e secondo me dovrebbe sempre) essere consapevole di saper essere affascinante a modo suo (perché ogni donna è unica, come tutte le persone, del resto) e di possedere una carica erotica. Se riesce ad affascinare è una cosa buona, ma avrai notato che la sua vena narcistica parlando della sua capacità attrattiva sugli uomini anche giovani inizia da "Letto di ossa" e lei è prossima alla sessantina. Secondo me ha iniziato a vedersi anche sotto quest'ottica perché è arrivata "alla crisi di mezza eta". XD
      Scherzi a parte, la trovo una cosa molto umana perché capita a molte donne, capita a molti uomini di compiacersi dell'essere desiderabile e quindi la trovo ben caratterizzata come cosa.

      Io ti ringrazio tanto per il commento, mi ha fatto piacere leggerti!

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    2. Di nulla! Cioè "LOTR fa troppo nerd e non lo leggerò mai"? Mai sentito una scusa più stupida per liquidare un'opera, vabbè xd Si, da un punto di vista puramente "quantitativo" il mio rapporto con la lettura è alquanto "altalenante", nel 2013 non ho letto quasi nulla mentre fra il 14/15 ho letteralmente "scoperto" sia Tolkien che Lovecraft e di amare certe forme di fantasy, cosa che mai avrei detto.
      Ora la biblioteca più vicina è ancora chiusa e, in tema "figuracce letterarie", temo mi sospenderanno la scheda perché proprio non riesco a trovare un libro che avrei dovuto restituire :P
      Appena riparati questi danni comincerò a saggiare altri autori.

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    3. Nel caso volessi qualche consiglio, non esitare a chiedere!

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