giovedì 20 agosto 2015

Una confessione... e un nuovo progetto.

È difficile per me scrivere questo post.

Mi risulta abbastanza ostico perché non voglio arrogarmi pretese che non ho, non questa volta, non in questo settore.

Cercherò di essere chiara e schietta: amo il cinema, ma non ho nessuna conoscenza al riguardo come le persone che studiano la teoria e la pratica di quest'arte.

Non sono dunque un'esperta e non mi atteggio nemmeno a tale.

Sono semplicemente Barbara, la stessa persona che come ama leggere, scrivere, dipingere... è appassionata di cinema, semplicemente questo.

Voglio anche dire che, come ho delle unpopular opinion parlando di libri – e le mie sono parecchio forti in certi casi, ma non ho alcun rimpianto visto che sono una testa pensante che mette in funzione i neuroni – allo stesso modo, se dovessi iniziare anche a parlare di cinema, ve ne sarebbero anche parlando di film.

C'è poco da fare e preferisco essere sincera come sempre.

Sulla scia di ciò affermo e imprimo a chiare lettere che non sono una di quelle hipster o una radical chic del cazzo che guarda film impegnati per sciacquarsi la bocca e dire che ha visto il dato film atteggiandosi a espertona – di sto cazzo, è il caso di dirlo – e quindi rendersi belle agli occhi altrui e per sembrare fighe cercando di colpire Tizio o Caio (ma anche Sempronio).

Io amo le cose che mi colpiscono, che mi lasciano qualcosa, che mi fanno riflettere, che mi regalano emozioni, che smuovono il mio animo.

Come accade coi libri, lo stesso succede coi film: ci sono certi film che mi travolgono e restano in me imprimendosi a fuoco vivo e altri no, mi scivolano addosso e mi fanno, senza giri di parole... schifo.

Come dico sempre – repetita iuvant specie col “popolo internettiano” – dire che ti fa schifo qualcosa è lecito, a parte che tu ti sia approcciato alla data opera in questione.

Non offendi mica chi ha prodotto l'opera, ma puoi avere una tua opinione – oggettiva e ben ragionata che si separa dal gusto – sul prodotto finale, positiva o negativa che sia, anche dai toni forti.

L'importante è che la motivi e ci si discosti dalla soggettività che spesso viene visto come unico metro che diventa la sola chiave obiettiva di valutazione.

A me piacciono certi film perché sì, perché mi colpiscono e basta e mi arricchiscono, a differenza di tanti altri che mi lasciano il nulla cosmico.

Il fatto che io apprezzi questo o quel film o questo o quel regista non vuol dire essere snob o voler fare i colti a tutti i costi.

Sono abbastanza eterogenea nelle mie visioni cinematografiche, forse molto più dei libri, devo ammetterlo e se una cosa che piace alla maggioranza a me fa schifo... non è colpa mia e non vuol dire che io sia snob.

Sarebbe più ipocrita da parte mia dire che una cosa mi piace per far contenti chi la ama.

Con me una cosa del genere non esiste.

Detto questo, passo a dire quello che desideravo dire dall'inizio: mi piacerebbe iniziare a chiacchierare anche di cinema.

Quello che dirò non sarà il parere di una studiosa di critica del cinema, ma sarà solo un'opinione ragionata e informata sul mio mondo interiore che si approccia a un dato film.

Spero che ci possa essere un dibattito costruttivo con altre opinioni.

Civili, beninteso.

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